Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Una finalità sociale

Il 13 dicembre, a Imola, si è svolto il V congresso territoriale del comitato Uisp di Faenza e Imola. Confermata presidente Paola Lanzon, si è discusso delle politiche e del rapporto con le istituzioni per lo sviluppo dello sport di cittadinanza

di Fabrizio Pompei

 

Paola Lanzon, presidente del comitato Uisp di Faenza e ImolaIMOLA - "Assumersi la responsabilità di ricostruire il tessuto sociale della nostra comunità". Con queste parole Paola Lanzon apre il nuovo quadriennio a capo del comitato  Uisp di Faenza e Imola. Durante il V congresso territoriale, tenuto la sera del 13 dicembre, nell'hotel Olimpia di Imola, la Lanzon, confermata alla presidenza, ha voluto infatti tracciare le linee guida per il futuro e contemporaneamente capire cosa è stato fatto e cosa invece è stato trascurato negli ultimi quattro anni.

Di fronte a un'assemblea nutrita sono stati analizzati i punti deboli del sistema sportivo locale e allo stesso tempo indicate le nuove vie da percorrere, prima fra tutte quella del dialogo e della collaborazione con le istituzioni. "In questi anni - ha affermato la Lanzon - abbiamo avuto momenti difficili sia per 'malattie' interne che abbiamo sconfitto perché la Uisp è complessivamente un corpo sano, sia perché ultimamente il nostro modello sportivo è stato declassato al ruolo di 'cenerentola' dalla politica e dall'informazione. Per venire fuori dal momento difficile dobbiamo avere la consapevolezza che il nostro interlocutore primario devono essere le istituzioni pubbliche alle quali chiediamo qualcosa di più".

Paola Lanzon, presidente del comitato Uisp di Faenza e ImolaIstituzioni che erano presenti con le figure di Massimo Isola, vicesindaco di Faenza e Daniele Manca, sindaco di Imola. Entrambi hanno sottolineato come lo sport sia un "produttore di valore" capace di far riscoprire la centralità della persona e della socialità. "La Uisp - ha affermato Isola - con il suo lavoro, con le attività che promuove, fa crescere nel Paese un parametro importante come il 'Bil', il 'benessere interno lordo'. Per questo come istituzioni dobbiamo consolidare il rapporto con le associazioni così da poter dare maggiore profondità culturale alla pratica sportiva".

Altri due sono stati gli interventi di rilievo all'interno del congresso. Il primo di Mauro Rozzi, candidato insieme a Paola Lanzon alla presidenza della Uisp regionale, che ha voluto sottolineare come "solo mettendo al centro delle politiche dell'associazione le attività e i progetti si è realmente vicini alle persone"; il secondo di Vincenzo Manco, presidente della Uisp Emilia-Romagna che, in un'ampia visione d'insieme, ha spiegato come "dopo la crisi del modello socio-economico neoliberista, simboleggiato dall'edonismo reaganiano, siamo ora di fronte a un nuovo 'umanesimo sportivo' di cui la Uisp deve costituirsi baluardo democratico e culturale per una proposta sportiva che guardi al benessere dei cittadini".

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